Nel panorama della selezione del personale e del reclutamento in Italia, è stato recentemente approvato un Codice di Condotta che introduce nuove regole sulla gestione della privacy dei candidati durante i colloqui di lavoro. Il Codice, creato in conformità con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), ha l’obiettivo di chiarire come le agenzie del lavoro debbano trattare i dati personali e garantire una selezione del personale equa e trasparente.
Domande vietate durante i colloqui di lavoro
Una delle principali novità introdotte dal nuovo Codice riguarda le domande vietate nei colloqui di lavoro. Alle agenzie è proibito porre domande ai candidati relative a precedenti licenziamenti, progetti personali o alla decisione di avere figli. Anche se il candidato dà il proprio consenso, queste domande sono considerate irrilevanti ai fini della selezione.
Questa misura mira a tutelare i candidati da discriminazioni basate su fattori che non hanno attinenza con le competenze richieste per il lavoro.
Utilizzo dei social network e dati sensibili
Il Codice di condotta stabilisce restrizioni sull’utilizzo dei social network per ottenere informazioni sui candidati. È consentito consultare soltanto piattaforme professionali, come LinkedIn, ma solo se le informazioni trovate sono rilevanti per la posizione. Le agenzie del lavoro non possono utilizzare informazioni raccolte da piattaforme personali, come Facebook o Instagram, senza il consenso esplicito del candidato.
Modelli per l’informativa privacy e registrazione dei trattamenti
Per facilitare il rispetto delle normative, il Codice include modelli pratici per la redazione di informative privacy e per la gestione dei registri dei trattamenti. Questo rappresenta un grande aiuto per le agenzie del lavoro che devono garantire la compliance GDPR. I modelli indicano chiaramente quali sono le basi legali per il trattamento dei dati personali, nonché i tempi di conservazione degli stessi.
Conservazione dei dati personali dei candidati
Il Codice prevede che le agenzie possano conservare i dati personali dei candidati per un massimo di 48 mesi, salvo diversa richiesta. Nel caso specifico di somministrazione del lavoro, i dati possono essere mantenuti fino a undici anni dalla conclusione del rapporto contrattuale. Questo fornisce alle agenzie un quadro chiaro sulla gestione dei dati e sui limiti temporali da rispettare.
Protezione dei candidati da discriminazioni
Un principio fondamentale del Codice è la protezione dei candidati contro discriminazioni basate su stato civile, gravidanza o disabilità. Anche se il candidato esprime il proprio consenso, l’agenzia non può utilizzare questi dati per escluderlo dalla selezione. Inoltre, è vietato raccogliere referenze dai precedenti datori di lavoro senza il consenso esplicito del candidato.
Trasmissione dei dati tra agenzie e clienti
La trasmissione dei dati personali tra agenzie e clienti è permessa solo se strettamente correlata all’assunzione. Tuttavia, il Codice non richiede un consenso specifico per la trasmissione di tali dati, purché la finalità sia chiara e collegata al processo di selezione.
Algoritmi e decisioni automatizzate nella selezione del personale
Un aspetto innovativo del Codice riguarda l’uso di algoritmi e sistemi di decision-making automatizzato nel processo di selezione del personale. Il Codice richiede che, quando vengono utilizzati tali strumenti, i candidati abbiano il diritto di contestare le decisioni e richiedere l’intervento umano. Questo garantisce trasparenza e evita il rischio di discriminazioni derivanti da processi automatizzati.
Monitoraggio e reclami
Infine, per garantire il rispetto delle norme, è stato istituito un organismo di monitoraggio indipendente che ha il compito di vigilare sull’applicazione del Codice. Questo ente si occuperà anche della gestione di eventuali reclami da parte dei candidati, offrendo un ulteriore livello di tutela per i lavoratori.
Il nuovo Codice di condotta per le agenzie del lavoro rappresenta una svolta nella tutela della privacy dei candidati e nell’applicazione del GDPR durante i processi di selezione del personale in Italia. Le agenzie che aderiscono a questo Codice potranno dimostrare la propria conformità alle normative europee, offrendo un ambiente di lavoro più trasparente e equo per chi cerca impiego.