Privacy e sicurezza dei dati: Il ministero dell’interno rafforza le misure di controllo sulle banche dati pubbliche
In risposta all’aumento degli abusi nelle banche dati pubbliche e all’uso improprio di informazioni riservate, il Ministero dell’Interno ha annunciato un importante piano di potenziamento tecnologico per proteggere i dati sensibili. Il progetto prevede una serie di misure innovative, tra cui un’attenzione speciale alla territorialità degli accessi e una stretta sorveglianza sui dati considerati sensibili. L’obiettivo è bloccare la rivendita e la diffusione illecita di informazioni riservate, che possono essere sfruttate a fini di dossieraggio o vendute a terzi senza autorizzazione.
Task Force per la protezione dei dati: la risposta del garante della privacy
Per contrastare efficacemente la minaccia alla privacy, il Garante per la protezione dei dati personali ha istituito una task force interdipartimentale, composta da esperti in sicurezza informatica e monitoraggio dei dati. Coordinata da Pasquale Stanzione, Presidente del Garante, questa task force è responsabile della definizione di nuove misure di sicurezza, sia tecniche che organizzative. La squadra sarà incaricata di garantire un controllo rigoroso sugli accessi autorizzati e sulle attività svolte dagli incaricati alla gestione e manutenzione dei dati. “Proseguiremo con ispezioni mirate verso società già individuate per eventuali accessi abusivi,” ha dichiarato Stanzione, sottolineando l’intento di prevenire violazioni e limitare danni alla sicurezza dei cittadini.
Rischi e meccanismi opachi: l’allarme del garante sulla raccolta di informazioni
Il Garante ha espresso preoccupazione sui “meccanismi opachi” con cui alcune società raccolgono dati personali, spesso violando i diritti alla privacy dei cittadini. Stanzione ha fatto riferimento a casi di accesso non autorizzato ai dati pubblici, effettuati con l’obiettivo di creare profili informativi a scopo di dossieraggio. Questi fenomeni includono anche la rivendita di dati riservati a società di investigazione, che forniscono informazioni private a clienti terzi senza alcuna tutela per gli interessati.
Collaborazione tra governo e garante: misure di sicurezza senza nuovi decreti
Nonostante la creazione della task force, il Governo ha deciso di non emanare un nuovo decreto, preferendo applicare le normative già esistenti. Le leggi vigenti in materia di crimini informatici sono state rafforzate a gennaio con nuove misure per contrastare le violazioni dei sistemi digitali, imponendo pene più severe per chi accede o utilizza in modo illecito dati privati. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha recentemente discusso con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni la necessità di fermare questo fenomeno, che la Premier ha definito “potenzialmente eversivo” per la sicurezza nazionale.
Sistema di allerta avanzato per individuare accessi sospetti
Per potenziare ulteriormente la sicurezza delle banche dati pubbliche, è in fase di sviluppo un sistema di allerta avanzato in grado di rilevare e segnalare accessi sospetti. Questo strumento permetterà di identificare eventuali abusi da parte di persone autorizzate ma che utilizzano le loro credenziali per fini personali. Coordinato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, il sistema punta a “stanare gli infedeli” tra agenti, funzionari e altri operatori autorizzati, e rappresenta un ulteriore passo avanti nel monitoraggio degli accessi ai dati pubblici.