Meta, la società dietro Facebook e Instagram, è al centro di una controversia legale riguardante il suo nuovo servizio a pagamento che offre l’uso senza pubblicità dei suoi prodotti. Questa mossa ha scatenato una reazione negativa da parte dell’Organizzazione europea dei consumatori (Beuc) e delle autorità di 18 paesi membri.
Il reclamo è stato presentato dopo la denuncia da parte di Noyb, un’organizzazione leader nella tutela dei diritti digitali nell’Unione europea, al Garante privacy austriaco.
A partire da novembre 2023, Meta ha offerto agli utenti la scelta tra continuare a utilizzare gratuitamente Facebook e Instagram, accettando il tracciamento e il targeting pubblicitario, o pagare un abbonamento mensile di 9,99 euro per un’esperienza senza pubblicità. Questo sistema, denominato “paga o accetta”, è stato criticato da Beuc come una sorta di tassa sulla privacy. Nonostante solo il 3% dei consumatori europei sia interessato agli annunci personalizzati, Meta insiste sulla sua offerta. Le autorità di 15 paesi europei, insieme a Beuc, contestano questa nuova opzione, definendola “ingiusta e illegale”, accusando Meta di violare i diritti dei consumatori attraverso pratiche sleali, ingannevoli e aggressive.
Il Garante della privacy norvegese ha già avviato un’indagine su questo nuovo abbonamento, mentre Beuc e le autorità di vari paesi ritengono che Meta stia costringendo gli utenti a prendere decisioni rapide attraverso il blocco parziale delle funzionalità di Facebook e Instagram per coloro che non hanno ancora fatto una scelta. La questione si complica ulteriormente poiché non è chiaro se l’abbonamento a pagamento garantisca l’assenza totale di tracciamento e profilazione. Secondo le leggi europee, il consenso al tracciamento online è valido solo se viene dato liberamente, ma il nuovo sistema proposto da Meta sembra non rispettare questa condizione.
La controversia si estende anche alla discriminazione, poiché l’accesso alla tutela della privacy attraverso l’abbonamento a pagamento sembra limitare questa possibilità solo a coloro che possono permettersi di spendere 250 euro all’anno. Attualmente, le procedure legali sono in corso tra le parti coinvolte, con interventi da parte di autorità come DPC e EDPB. La questione rimane aperta e sarà interessante vedere come si evolverà questa battaglia legale tra Noyb e Meta per la privacy online.
Noyb vs Meta: La Battaglia Legale sulla Privacy e l’Abbonamento “Paga o Accetta”